CONSULTA SUL CONTRIBUTO DI SALIDARIETA’

Prevale la «ragion di Stato» sul concetto del «diritto del pensionato»

La Consulta, nonostante varie remissioni delle Corte dei Conti, contrariamente alla sentenza Sciarra del 2013, ha detto sì, il prelievo di solidarietà si può fare: il contributo di solidarietà interno al circuito previdenziale è giustificato in via del tutto eccezionale (speriamo che l’eccezione non diventi una regola!) dalla crisi contingente e grave del sistema……inoltre viene rispettato il principio di progressività…interno al circuito previdenziale non è un prelievo fiscale….insomma la crisi può giustificare il bilanciamento tra diritti sociali e  ragioni di bilancio, purchè le misure non diventino strutturali.

Ma alcune domande: la solidarietà può essere obbligatoria? di solito è una espressione volontaria, se obbligatoria viene percepita come  una vera e propria gabella? 

Inoltre, quanto può prevalere la ragion di Stato sul diritto soggettivo?

Ed è così che un giovane, in treno, vedendomi col giornale mentre leggevo l’articolo, mi ha detto:

“ ma chi ce lo fa fare di fare i sacrifici  per una futura migliore pensione, quando poi ci può essere rapinata….”

Molta sfiducia, sfiducia nelle istituzioni, nel concetto del dovere e del relativo diritto.

Speriamo che i paletti della eccezionalità, temporaneità, della ragionevolezza posti dalla Consulta non diventino poi delle regole fisse….come per i reiterati blocchi della perequazione automatica sui trattamenti di pensione !!!!  

a cura di Marco Perelli Ercolini

pubblicato l'11/07/2016

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